ISTANTAL*20CPR EFF 330MG+200MG

A.MENARINI IND.FARM.RIUN.Srl
ISTANTAL*20CPR EFF 330MG+200MG
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AVVERTENZE
Questa specialita' medicinale non deve essere utilizzata nei bambini enei ragazzi di eta' inferiore a 16 anni. I soggetti di eta' superioreai 70 anni di eta', soprattutto in presenza di terapie concomitanti,devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico. Dopo tre giorni di impiego alla dose massima o dopo 5-7 giorni di impiego senza risultati apprezzabili consultare il medico. Un eventuale impiego di alte dosi e/o per lungo tempo va comunque effettuato solo dopoaver consultato il medico e sotto il diretto controllo di quest'ultimo. Cautela e' anche necessaria nei seguenti casi: soggetti anziani confunzionalita' renale ridotta o diminuiti livelli di albumina plasmatici, per il rischio di maggiore tossicita'; soggetti affetti da deficitG-6-PD (Glucosio-6-fosfato deidrogenasi), per la possibile insorgenzadi emolisi; soggetti in contemporaneo trattamento con anticoagulanti,per aumento del rischio di emorragie (cfr. 4.5); soggetti in trattamento concomitante con corticosteroidi, per aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (cfr. 4.5); l'acido ascorbico (vitamina C) deveessere usato con cautela da soggetti che soffrono, o abbiano soffertoin passato, di nefrolitiasi (calcolosi renale) e da quelli affetti dadeficit di G6PD (Glucosio-6-fosfato deidrogenasi), emocromatosi, talassemia o anemia sideroblastica. L'attivita' di sostanze quali lo spironolattone, la furosemide e i preparati antigottosi viene diminuita dall'acido acetilsalicilico. Evitare, pertanto, l'uso contemporaneo di quest'ultimo con i farmaci suddetti, salvo diverso parere del medico (cfr. 45). L'impiego pre-operatorio in quanto puo' ostacolare l'emostasi intra-operatoria. Se durante il trattamento compaiono vomito prolungatoe profonda sonnolenza, interrompere la somministrazione. In caso di regime iposodico, occorre tener presente che una compressa effervescente contiene 485 mg di sodio (pari a 21 mEq).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Altri analgesici e antipiretici.
CONSERVAZIONE
Non conservare al di sopra di 25 gradi C. Conservare il contenitore ben chiuso.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' ai salicilati o ad altri anti-infiammatori non steroidei. Ulcera gastro-duodenale in fase attiva ed altre gastropatie. Diatesi emorragiche (in particolare emofilia, ipoprotrombinemia e deficit di vitamina K). Insufficienza epatica o renale grave. Pazienti affetti da asma bronchiale, particolarmente se e' associata a poliposi nasale e angioedema. L'uso di questo medicinale e' controindicato nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore a 16 anni. In dose >100 mg/die durante il terzo trimestre di gravidanza.
DENOMINAZIONE
ISTANTAL 330 MG + 200 MG COMPRESSE EFFERVESCENTI
ECCIPIENTI
Sodio bicarbonato, acido citrico anidro, glicina, sodio benzoato.
EFFETTI INDESIDERATI
Disturbi a livello gastrico (pirosi, epigastralgia), stipsi, nausea. In casi sporadici ed in pazienti predisposti possono verificarsi episodi emorragici e ulcere. Reazioni allergiche, quali eruzioni cutanee, edema laringeo, broncospasmo. In pazienti sensibili si puo' manifestareun attacco acuto di asma. Il quadro clinico, nei pazienti sensibili adacido acetilsalicilico, puo' presentare asma, polipi nasali, rinorrea, angioedema. Tinnito e diminuzione dell'udito possono manifestarsi adalte dosi. Il trattamento deve essere sospeso temporaneamente oppuredeve essere ridotto il dosaggio. In pazienti con ridotta funzionalita'renale, l'acido acetilsalicilico puo' diminuire il flusso ematico renale e indurre scompenso renale acuto. In casi estremamente rari, e' possibile l'insorgenza di una trombocitopenia. A dosaggi piu' alti di quelli consigliati, l'acido ascorbico puo' dare mal di testa e disturbigastrointestinali, costituiti principalmente da fenomeni di tipo lassativo. In tali casi e' opportuno interrompere il trattamento.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Poiche' l'acido acetilsalicilico puo' provocare fenomeni emorragici nel feto e nella madre, ritardi del parto e, nel nascituro, precoce chiusura del dotto di Botallo, il suo impiego e' controindicato nel terzotrimestre di gravidanza (cfr. 4.3). Gravidanza. Basse dosi (fino a 100mg/die): gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100mg/die possono essere considerate sicure limitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monitoraggio specialistico. Dosi di 100-500 mg/die: ci sono insufficienti dati clinici relativi all'uso di dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Quindi, le raccomandazioni di seguito riportate per le dosi di 500 mg/die si applicano anche a questorange di dosaggio. Dosi di 500mg/die e oltre: l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/olo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. E' stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesidi prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita dipre e post-impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento dell'incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l'acido acetilsalicilico e' usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gliinibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arteriosoe ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire ininsufficienza renale con oligo-idroamniosi; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardoo prolungamento del travaglio. Conseguentemente, l'acido acetilsalicilico alle dosi >100 mg/die e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Durante l'allattamento, dopo una singola dose la quantita' assunta dal lattante e' trascurabile, mentre deve essere evitatal'assunzione di dosi elevate da parte della madre.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico di stati febbrili e dolorosi (forme influenzali, malattie da raffreddamento, mal di testa, mal di denti, dolori reumatici e muscolari, dolori mestruali, nevralgie).
INTERAZIONI
La somministrazione di acido acetilsalicilico, particolarmente in casodi terapia protratta, puo' potenziare l'attivita' dei farmaci anticoagulanti (ad esempio derivati cumarinici ed eparina), gli effetti indesiderati del metotrexate, il rischio di emorragia gastro-intestinale incaso di contemporaneo trattamento con corticosteroidi, gli effetti ele manifestazioni secondarie di tutti i FANS, l'effetto di ipoglicemizzanti orali (sulfaniluree). L'acido acetilsalicilico, al contrario, riduce l'attivita' di sostanze quali lo spironolattone, la furosemide ei preparati antigottosi. L'acido ascorbico puo' interferire, ad alte dosi, sui risultati di alcuni test diagnostici, in particolare la ricerca di glucosio nelle urine con mezzi non specifici. E' percio' consigliabile sospendere l'assunzione di vitamina C alcuni giorni prima di procedere a tale esame. Il metamizolo puo' ridurre l'effetto dell'acidoacetilsalicilico sull'aggregazione piastrinica, se assunto contemporaneamente. Pertanto, questa combinazione deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono aspirina a basse dosi per la cardioprotezione.
POSOLOGIA
Adulti, anziani e ragazzi di eta' superiore a 16 anni. Le dosi consigliate sono le seguenti: come antipiretico e analgesico per dolori di lieve o moderata intensita': 1 compressa ogni 4-6 ore, secondo necessita'. Dolori reumatici e muscolari, nevralgie: 1-2 compresse, due-tre volte al giorno. Si raccomanda di scogliere le compresse in un bicchiered'acqua. Non superare le dosi consigliate senza il parere del medico;in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno, particolarmente quando sia necessario somministrarlo ad alte dosie per periodi prolungati.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa effervescente contiene: acido acetilsalicilico: 330 mg;acido ascorbico: 200 mg.

codice: 034580023

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